Lorenza ALESSANDRINI / Simone VATURI (ITA)

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  1. Andrea Rika
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    Lorenza e Simone verranno allenati da Camerlendo e Scali!!! Grandissima scelta! Sono davvero felice!
    E' solo un peccato... che per farsi allenare da dei coach italiani si debba andare all'estero (ciò la dice lunga sulla "buona" gestione di impianti e risorse qui in Italia).
    Comunque, ben fatta, ragazzi! Facciamo tutti il tifo per voi!

    Alessandrini/Vaturi: negli USA per dare una svolta alla carriera

    Nuovo anno, nuova vita: Lorenza Alessandrini e Simone Vaturi hanno lasciato Milano, dove si allenavano con Roberto Pelizzola e Nicoletta Lunghi al Forum, per trasferirsi negli Stati Uniti, a Detroit. La coppia, per due anni campione nazionale junior, categoria in cui ha ottenuto lusinghieri risultati (quinta ai Mondiali Junior 2010, in finale al Grand Prix Junior nel 2009), da due anni passata in categoria Senior, ha preso questa difficile decisione poco più di un mese fa.
    In questa intervista ci spiegano i motivi e i particolari della loro nuova vita.

    AOI: Lorenza e Simone, da gennaio vi siete trasferiti e Detroit. Ci raccontate come avete deciso questo passo e perché?
    Lorenza e Simone:
    Abbiamo preso questa decisione perchè abbiamo capito che dovevamo cambiare qualcosa nel nostro modo di pattinare, ci siamo accorti che non stavamo migliorando quanto avremmo voluto.
    Purtroppo l'anno scorso l'infortunio capitato a inizio stagione ci ha frenato nella preparazione, dato che ci ha costretti a non poter mettere piede sul ghiaccio per quasi due mesi. Finita la stagione, e con il morale non proprio alle stelle, abbiamo deciso di non scoraggiarci e siamo tornati in pista pronti a lavorare ancora di più.
    Ci siamo impegnati molto durante tutta questa stagione, infatti eravamo partiti con il piede giusto, i risultati di inizio stagione, come il secondo posto alla gara internazionale di Bratislava e il quinto posto al Grand Prix in Giappone, non sono stati affatto deludenti per noi, ma nonostante ciò continuavamo a sentire che ci mancava qualcosa.
    Da qui é arrivata la nostra decisione di provare una nuova esperienza.
    Ci siamo guardati intorno e in campo internazionale eravamo d'accordo sul fatto che i programmi che ci entusiasmavano di più erano quelli costruiti da Pasquale Camerlengo e il suo team. Ne abbiamo parlato con i membri della federazione italiana (che ci ha sempre sostenuti ed aiutati) ed eravamo tutti d'accordo sul fatto che affidarci a Pasquale sarebbe stata la scelta migliore per noi in questo momento.

    AOI: Come mai avete affrontato il cambiamento a metà stagione? Non sarebbe stato meglio a fine anno?
    Lorenza e Simone:
    Naturalmente cambiare allenatori a metà stagione non é semplice, ma ci siamo trovati in una situazione stagnante che non ci lasciava alternative.

    AOI: Da chi è formato il nuovo team?
    Lorenza e Simone:
    Il nuovo team é formato da Pasquale Camerlengo, Anjelika Krylova, Natalia Annenko, Liz Swallow e Massimo Scali.

    AOI: Con chi vi allenate, su quali elementi o abilità particolari, come è impostata la vostra giornata tipo?
    Lorenza e Simone:
    La nostra giornata tipo non è cambiata molto da quando siamo partiti: ci alziamo presto al mattino ed entriamo verso le otto in pista per le prime due ore sul ghiaccio, poi ci aspetta un'ora di balletto a terra e subito dopo ricominciamo a pattinare per altre due ore.
    Un paio di volte a settimana nel pomeriggio ci fermiamo in palestra per la preparazione atletica.
    Nonostante sia faticoso, qui non ci si annoia mai grazie alla presenza di parecchie coppie, tra cui Nathalie Péchalat e Fabian Bourzat, Kaitlyn Weaver e Andrew Poje, Madison Hubbell e Zachary Donohue e molti altri con cui ci alleniamo tutti i giorni.

    AOI: Che cosa è cambiato rispetto all'Italia negli allenamenti? I metodi di lavoro sono molto diversi?
    Lorenza e Simone:
    Siamo qui soltanto da poco più di un mese, quindi dobbiamo ancora ambientarci, ma per ora ci sembra che i metodi di allenamento non siano molto diversi da quelli italiani, abbiamo però potuto constatare che qui viene usata una tecnica di pattinaggio molto diversa da quella a cui eravamo abituati.

    AOI: Raccontateci come vi siete organizzati a Detroit, come vivete.
    Lorenza e Simone:
    Siamo stati molto fortunati perché appena arrivati abbiamo trovato immediatamente una casa dove stare. Qui sono in molti i pattinatori che vivono lontano da casa come noi, quindi è stato facile trovare una sistemazione insieme ad altri atleti nelle nostre stesse condizioni.
    Purtroppo per arrivare alla pista é necessario l'uso della macchina, ma qui sono stati tutti gentili e disponibili e c'è sempre qualcuno dei nostri compagni di allenamento che può darci un passaggio!

    AOI: Valentina Marchei ci aveva detto: "Mi manca l'Italia". E a voi?
    Lorenza e Simone:
    Qui ci troviamo molto bene, dobbiamo peró ammettere che ci mancano le nostre famiglie, i nostri amici e tutti i nostri affetti, ma è normale stando lontano da casa.

    AOI: Ci sono parecchi italiani a Detroit: Valentina Marchei, Pasquale Camerlengo, Massimo Scali. Avete creato una "Little Italy" o l'ambiente cosmopolita del pattinaggio locale vi ha conquistati?
    Lorenza e Simone:
    Sì, qui si è creato un bel gruppetto e ci fa sempre piacere poter scambiare due parole in italiano tra di noi, ma l'ambiente cosmopolita ed eterogeneo ci ha sicuramente conquistati! Ogni giorno c'é un enorme viavai di pattinatori di ogni nazione, dal Giappone all'Australia alla Francia. È sempre molto stimolante stare a contatto con pattinatori del calibro di Daisuke Takahashi, Takahiko Kozuka e Jeremy Abbott.

    AOI: Che cosa vi aspettate da questo cambiamento e quali sono i vostri obiettivi per l'immediato e per il futuro?
    Lorenza e Simone:
    Non ci siamo posti un obiettivo preciso, quello principale è sicuramente migliorare come pattinatori. Cercheremo di imparare il più possibile e poi si vedrà!

    Ringraziamo tantissimo Lorenza e Simone per la loro disponibilità e simpatia, un grande in bocca al lupo da tutti noi!


    - Intervista apparsa su art on ice -
     
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27 replies since 16/11/2011, 16:13   1413 views
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