I passi nel pattinaggio

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  1. |•~ B e 94|
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    Cos’è un passo? Domanda elementare, come dice il nome stesso è un movimento fatto su una parte di pista, eseguito dai pattini (per mezzo dei fili, delle puntate, delle code, dei saltelli, delle strisciate) e dalle gambe (attraverso il diverso bilanciamento del peso) ma, nei programmi e non solo, accompagnato anche da movimenti del corpo e delle braccia: spesso per equilibrio, spesso per arricchire la bellezza visiva del passo stesso.

    Non tutti però sanno quali sono nello specifico questi passi, come possono essere combinati tra loro, quanto sono importanti e quanto valgono nelle sequenze. Partiamo con la prima difficoltà: il pattinatore deve saperli eseguire con entrambe le gambe e in tutte e due le direzioni. Spesso viene richiesto nelle sequenze, di montare tutti questi passi in modo che ci siano direzioni, fili e curve diverse ma sempre sullo stesso piede.

    Ma di quali passi stiamo parlando? In che modo capire direzione/filo/curva?
    Presupposto: sappiamo che i fili nel pattinaggio si basano su un “cerchio immaginario” (che delimita anche le curve) e che si differenziano tra filo esterno/interno preso da avanti/indietro (avanti/indietro = la direzione verso cui si sta pattinando).
    Andiamo ad analizzarli nello specifico:


    PASSI CHE RICHIEDONO UNO SPOSTAMENTO DI DIREZIONE (PATTINATA AVANTI/INDIETRO) PER MEZZO DI UN SOLO PIEDE:


    "Three turns", (ITA: “Tre di valzer” quando, oltre ad essere eseguito il tre esterno, viene poggiato sul ghiaccio il piede opposto; “Tre interno” se su filo interno ) è così chiamato perchè la lama curva all’interno del filo e disegna sul ghiaccio una sorta di 3 (come vediamo nell’immagine sotto).

    250px-Threeturn

    Questo passo comporta sia il cambio di direzione (cioè se si sta pattinando in avanti si va all’indietro e viceversa) sia un cambio di filo (cioè se si è in interno si va in esterno e viceversa) ma viene mantenuta sempre la stessa curva (e quindi lo stesso cerchio). ESEMPIO: si parte con il piede sinistro sul ghiaccio in esterno (quindi verso l'interno del cerchio), si porta il peso verso la punta (attenzione: non SULLA punta) poichè essa per curvare deve essere rivolta verso l'interno del cerchio: infine ci si gira ritrovandosi in interno sempre con il piede sinistro ma pattinando all'indietro.

    Ciascuno dei due passi deve essere eseguito su ogni gamba. Si contano così 8 diversi “three turns” (devono essere combinati tra loro: la direzione –davanti/indietro- il piede che da la spinta –sinistro/destro- e il filo- interno/esterno.= per esempio "tre esterno/destro/indietro )Come vedremo questo schema si ripeterà anche per gli altri passi di cambio fili/curve.

    Questo è uno dei passi base del pattinaggio, uno dei primi che viene insegnato insieme al "Mohawk", e, molto spesso, viene utilizzato anche in preparazione ad alcuni salti come il flip e il toe-loop, oltre che usato in sequenze/transizioni (vedi definizione sotto).

    NOTA: I tre esterni e interni possono essere eseguiti per più di una volta su uno stesso piede e qui si parla di doppi (o tripli/quadrupli ecc.) tre esterni/interni, avanti/indietro. Questi vengono usati spesso nell’entrata di salti come salchow e rittberger (oltre che nelle seq./trans.)
    Non vanno confusi con i “twizzle”: nei tre deve avvenire il cambio di filo (che non esiste nel “twizzle”) e la relativa spinta per ogni cambio di direzione/filo.

    Nello spoiler troverete il video in cui vengono eseguiti due "three turns" esterni avanti con piede sinistro/destro.


    "Bracket turns" (ITA: “Controtre” ) dove la lama disegna sul ghiaccio una sorta di parentesi graffa (bracket); è definito così perchè il pattino si gira contro la curva (ovvero verso l'esterno del cerchio) sulla quale si sta pattinando.

    250px-Bracket

    In italiano viene definito “controtre” perché ha le stesse caratteristiche di un tre (CAMBIO FILO, CAMBIO DIREZIONE, STESSA CURVA) con un’unica differenza. Se notiamo le due curve di partenza e arrivo, sono identiche a quelle del tre (poichè siamo sempre su un unico cerchio, notate le due figure). Cosa cambia dunque? Il “becco” della parentesi graffa. Infatti nel momento in cui si curva un tre, il pattino gira la propria punta rivolgendola verso l’interno della curva (o l’interno del cerchio), con una normale rotazione del pattino. Invece, in un controtre, avviene una “contro-rotazione” e la punta della lama ruota rivolta verso l’esterno della curva (o esterno del cerchio). Anche qui ne troveremo 8 tipi (come spiegato sopra).

    I “controtre” sono considerati parte del pattinaggio avanzato, vengono infatti utilizzati quasi esclusivamente come sequenze o “transitions”.

    In questo video vengono mostrati tre tipi di controtre, 1. esterno-sinistro-avanti, 2. esterno-destro-avanti, 3. interno-sinistro-indietro e vengono poi ripetuti gli ultimi due per tutto il resto del video.



    "Rockers and counters" (ITA: “Vende e controvende”) sono I passi più comuni e richiesti nelle sequenze, e utilizzati frequentemente nelle transitions e nella danza su ghiaccio. Sono passi considerati entrambi di livello avanzato/agonistico. A differenza dei tre, qui dobbiamo prendere in considerazione due cerchi, poiché non viene più mantenuta un’unica curva bensì, oltre al cambio di direzione, si ha un cambio di curva.

    Il “Rocker” o la “Venda” viene eseguito quando il pattinatore, partendo da un filo di una prima curva (e di un primo cerchio), gira il pattino all’interno della medesima (=con la punta del pattino rivolta all'interno), ma esce su una curva di senso opposto (quindi su un altro cerchio). (Vedi figura sotto) Il filo invece rimane lo stesso, a differenza dei tre. Se io quindi parto con un esterno-avanti dovrò per forza uscire con un esterno-indietro. Per fare questo però devo cambiare curva, non posso stare sullo stesso cerchio.

    220px-Rocker_turn

    Il “counter” o la “controvenda” è il passo più complesso. Come tre e controtre, la differenza tra vende e contro vende sta nella posizione del “becco” della parentesi graffa (nel caso delle vende/controvende una parentesi un po’ distorta per via delle due differenti curve.) Anche nella controvenda si avrà quindi stesso filo, cambio direzione e cambio curva (come nella venda). Quello che cambia è che il pattino, partendo dal filo di una prima curva, dgira all’esterno (cioè con la punta del pattino rivolta verso l'esterno) della medesima (e non all’interno come nella venda) ed esce su una curva di senso opposto.

    220px-Counter

    Qui vediamo Mao Asada che esegue una venda esterna-sinistra-avanti e subito dopo un controvenda esterna-sinistra-indietro.



    RIASSUNTO DELLA VENDA (&CONTROVENDA): STESSO FILO, CAMBIO DIREZIONE, CAMBIO CURVA

    RIASSUNTO DEL TRE (& CONTROTRE): FILO OPPOSTO, CAMBIO DIREZIONE, STESSA CURVA



    PASSI CHE RICHIEDONO UNO SPOSTAMENTO DI DIREZIONE (PATTINATA AVANTI/INDIETRO) PER MEZZO DI DUE PIEDI:



    Mohawks, (ITA = ) può essere considerato passo che comprende un cambio di piedi e direzione, ma non un cambio di filo/cerchio o curva.
    Generalmente viene eseguito quando, partendo per esempio da un filo interno del piede sinistro, si avvicina il piede destro fino a formare un angolo di 90° e quindi si poggia sul ghiaccio sempre su filo interno, staccando nel frattempo il piede sinistro.
    C'è quindi un cambio di piedi (da sin/des e viceversa) un cambio di direzione (dall'avanti/indietro e viceversa) ma LO STESSO FILO.
    I Mohawks vengono così classificati in due diversi filoni:

    - Mohawks CHIUSI: ("Closed Mohawks")quando il piede libero viene portato a un angolo di 90° DIETRO al piede sul ghiaccio.

    - Mohawks APERTI: ("Open Mohawks") quando il piede libero viene portato a un angolo di 90° DAVANTI al piede sul ghiaccio.

    Ovviamente il Mohawk presuppone che ci sia sempre uno stesso filo, quindi esisterà il Mohawk esterno (se si va da filo esterno a esterno) e Mohawk interno (filo interno-interno).
    Esistono numerose varianti del mohawk, non sempre è rispettato il canone dei 90° gradi tra i due piedi, l'importante è che il peso rimanga sempre in uno stesso punto anche quando c'è il cambio-gamba.

    Nel seguente video sono illustrati tutti i tipi di Mohawks:



    "Choctaws" (ITA = ) sono uguali ai Mohawks se non per una differenza: nei "Choctaws" si ha sempre un cambio di direzione con due piedi ma non si ha più lo stesso filo, bensì un cambio. Di conseguenza, avendo due fili divesi tra quello di partenza e quello di arrivo, si avrà anche un "cambio" del cerchio immaginario e si avranno quindi due diverse curve (non più la stessa come nel Mohawk). Se io quindi parto con un piede sinistro in esterno, dovrò cambiare su un piede destro in interno.

    Anch per i "Choctaws" vale la differenza tra "chiusi e aperti" e la regola della posizione (generica) dei 90° non appena si sta per cambiare piede.

    Anche qui, un video dove vengono esplicati tutti i tipi di "Choctaws":



    NOTA BENE: In tutte e due i video (Choctaws e Mohawks) viene citata la parola "Swing". Come avrete notato l'unica differenza è che viene effettuata una sgambata prima di ogni cambio piede e una sgambata a passo finito. Questa è una particolarità usata quasi esclusivamente nella danza sul ghiaccio, nella "danza obbligatoria" e nelle sequenze di passi.





    ALTRI PASSI:



    Esistono altri passi che invece hanno principalmente lo scopo estetico di arricchire il programma e di renderlo più bello (non hanno quindi scopo di spostarsi o di fare un'entrata per un salto o una trottola, ma spesso sono elementi richiesti e obbligatori).

    "Boccole" ("Loop") La boccola parte come un tre ma si differenzia con un aumento intenso di pressione su un determinato filo che fa eseguire al pattino una rotazione sul proprio asse in modo "sconnesso", che disegna una sorta di "ricciolo" sul ghiaccio. Le boccole sono esterne, interne, destre, sinistre, avanti, indietro e ad esse.
    • "Chassè" (ITA = ): consiste nel dare una spinta con una gamba, mettersi in posizione diritta e alzare per un secondo la gamba opposta:


    “Cross Roll” consiste nel "camminare" incrociando i piedi uno sopra l'altro muovendosi solo grazie al peso che gravita sul filo esterno di ciascun piede.


    “Progressives” (passi incrociati molto brevi e veloci a tempo di musica)
    "Toe Steps" ("Le puntine") piccoli saltelli veloci eseguiti con le punte dei pattini/passi veri e propri eseguiti solo con l'utilizzo delle punte (standoci in equilibrio)
    i.php?a=2011FourContinents%2FDance%2FFD&i=114C-FD-2388-VM-RR
    Tessa Virtue, Scott Moir

    "Hops/three jump": saltelli, tra cui anche il "salto del tre", che non vengono ovviamente conteggiati come salti, bensì come parte delle sequenze di passi.

    Qui un esempio di HOP

    "Strisciata" (lunge may)
    Nana_Takeda_2005_Croatia_Cup_Ex

    "Illusion spin" (=)


    "Twizzles" (ITA = ): possono essere definiti come una "multirotazione" (con generalmente un massimo di 6 giri) su un solo piede (ma per impararli, inizialmente, possono essere anche eseguiti con due piedi). Il twizzle si differenzia da una trottola, poichè non ha un punto fisso dove ruotare, ma continua a "correre" per la pista, e non è neanche un tre doppio o triplo, perchè non deve essere eseguto con continue spinte (e quindi piegamenti di gamba) ma basta una sola spinta iniziale e poi il pattino deve continuare a ruotare, come se fosse appunto su una trottola. Fondamentale nel twizzle per andare veloci è dare una spinta forte (spesso può essere un saltello) e mantenersi subito rigidi e in asse con il proprio corpo.

    Il twizzle va spesso ad arricchire le sequenze di passi e le transitions dei pattinatori singoli nei loro programmi. Può essere eseguito sia avanti che indietro, esterno e interno, in senso orario e antiorario. La classica posizione è quella della gamba libera alzata di fianco alla gamba che pattina, ma esistono moltissime variazioni che possono essere effettuate con l'aiuto delle gambe e delle braccia.

    Kristine_Musademba_2008-2009_JGPF
    Kristine Musademba

    E' elemento obbligatorio nella Danza dove viene richiesta annualmente dall'ISU (sia nei programmi corti che lunghi) la presenza di due/tre sequenze di twizzle che devono essere eseguite in sincro, a considerevole velocità e possibilmente il più vicino possibile. Generalmente si ottiene un livello 4 (massimo punteggio) quando tutti e due i pattinatori completano 6 giri, ma possono ricevere punti in più (i GOE) se l'elemento è risultato davvero conforme a tutte le caratteristiche elencate prima.

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    Meryl Davis/Charlie White, re e regina dei twizzle

    "Spread eagles" (ITA: "Lune") usate principalmente come transition o per arricchire una sequenza di passi, e possono essere esterne o internte:

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    Jeffrey buttle (luna interna), Ashley Wagner (luna esterna)

    • Ina Bauer (ITA = ) (anche esse usate per la maggior parte nelle sequenze o transitions)

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    Yu-Na Kim

    Hydroblading ("""""")

    hydroblading
    Johnny Weir

    Cantilever ("""""") Usato per i singoli come transition, per la danza come sollevamento.
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    Lubov Iliushechkina

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    Lubov Iliushechkina & Nodari Maisuradze

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    Bene, ora che abbiamo chiarito in generale cosa sono i passi e quali sono le loro principali caratteristiche passiamo al loro utilizzo pratico.

    Se i passi sono utilizzati esclusivamente tra elemento e l’altro per rendere più piacevole il programma si parla di “transitions” (o transizioni). Se si eseguono quindi un tre e un controtre tra un salto e una trottola, questi stessi passi avranno una nuova fuzione, cioè di essere “transizioni” ad un nuovo elemento.

    Questa regola vale soprattutto per i programmi di artistico, spesso le "transitions "corrispondono a quanto il programma è espressivo, completo oltre agli elementi tecnici richiesti.

    Sono invece fondamentali e predominanti nella specialità della danza su ghiaccio: devono rispecchiare anche lo stile del ballo stesso (se siamo in un tango, per esempio, si avrà una sgambata più accentuata e scattante rispetto a un valzer dove tutti i passi saranno collegati in modo più morbido, piuttosto che si prediligerà un passo rispetto ad un altro) e unire un elemento obbligatorio all’altro. Anche queste possono essere accompagnate da particolari espressioni e movimenti del corpo che facciano trapelare lo stile del proprio programma.

    In tutte e due i casi le “transitions” (secondo l’ISU) andranno ad arricchire il punteggio dei famosi “components” che ci faranno capire quanto un programma è stato completo e creativo.
    Passi che rendono quindi più unito il programma (immaginiamoci un libero dove il pattinatore esegue solo gli elementi tecnici richiesti senza un minimo di personalità nella pattinata o tra un salto e l'altro) o le potremmo chiamare "rifiniture" del programma, collegamenti artistici e personalizzati.
    Non vanno confuse quindi con quelle che sono le “step sequences” o “sequenze di passi” che diventano spesso e volentieri un elemento richiesto e obbligatorio del programma.

    SEQUENZA DI PASSI



    Come dice il nome stesso è una sequenza, un insieme di passi (quindi vende,contro vende, tre controtre, Mohawks, choctaws, Ine, lune ecc.) eseguita su un “base” (“pattern”) ovvero la cosiddetta parte di pista che viene utilizzata. Quest’ultima può essere a forma di linea dritta, circolare o a serpentina.

    Le seguenti tipologie di sequenza sono utilizzate sia nel pattinaggio artistico che nella danza, ma come andremo poi a vedere, hanno concezioni di struttura tra loro differenti. Iniziamo a vedere cosa sono:
    Una sequenza a linea dritta (“straight line step sequence”) va da un capo all’altro della pista. Comincia in qualsiasi punto della balaustra del lato corto e finisce su quella del lato opposto. Il pattinatore deve montare la sua sequenza in modo che i passi traccino sul ghiaccio approssimativamente una linea dritta lungo tutta la pista.
    o Nella specialità della danza su ghiaccio invece la sequenza a linea dritta deve essere a sua volta divisa in sequenza diagonale (“diagonal sequence”) e sequenza diritta al centro della pista (“midline sequence”):
    Una “midline step sequence” si svolge su tutto l’”asse centrale” della pista e va da un capo all’altro della pista.
    Una “diagonal step sequence” si snoda come dice il nome stesso sulla diagonale della pista, andando da un angolo al rispettivo opposto.
    • Una sequenza circolare (“circular step sequence”) usa a pieno la larghezza della pista (e non la lunghezza) e i passi, nel loro insieme, devono formare approssimativamente la forma di un cerchio o di un ovale.
    • Una sequenza a serpentina (“serpentine step sequence”) viene eseguita sempre da un lato corto della pista a quello opposto, ma a differenza della sequenza a linea dritta, la “scia” tracciata dai passi sarà a forma di serpentina cioè a forma di “S”).

    Ovviamente stiamo parlando di figure (linea, cerchio, serpentina) che non saranno mai perfette proprio perché, come abbiamo imparato sopra, ciascun passo può avere curva, filo e struttura diversa. L’importante è che quindi il pattinatore esegua i passi in modo veloce e breve, senza tralasciare i fili, ma soprattutto che copra tutta la base di sequenza sulla quale sta pattinando (se per esempio viene eseguita una sequenza a linea diritta il pattinatore deve saperla portare lungo tutta la pista e non fermarsi a metà perché ha fatto dei fili troppo superficiali o perché ha perso velocità).

    Qui abbiamo le abbreviazioni che utilizza l’ISU per definire le sequenze di passi:
    SlSt Straight line step sequence
    CiSt Circular step sequence
    SeSt Serpentine step sequence
    MiSt Midline in hold step sequence
    DiSt Diagonal in hold step sequence
    NtMiSt Not Touching Midline Steps

    NOTA: anche la sequenza di twizzle nella danza viene definita come una sequenza obbligatoria.

    Dopo aver capito quindi come sono fatte bisognerà fare una distinzione tra artistico e danza per quello che è l’utilizzo della sequenza di passi.

    - Nell'artistico:

    A un pattinatore di artistico, generalmente, è richiesto dall’ISU una sequenza di passi obbligatoria in ciascuno dei due programmi. Sta al pattinatore stesso poi gestirsela, scegliere quindi la tipologia (circolare, diritta, serpentina) e scegliere come montare i passi tra loro in modo che vengano il più coinvolgente possibile.

    Come già anticipato sopra la cosa più importante sta nel trovare una montatura di passi creativi ma soprattutto che comprendano una serie di difficoltà tecniche che permettano alla sequenza di passi di raggiungere il livello 4. Per esempio bisogna saper dimostrare che si è capaci in tutte e due le direzioni, capaci di collegare passi differenti tra loro rendendoli come uno solo.

    Sta tutto quindi nella creatività e bravura del coreografo del pattinatore, che sceglierà come rendere al meglio la sequenza con la musica, non viene seguito uno schema fisso.
    Nel seguente video si può vedere l’esempio di una sequenza di passi a serpentina con tutti i rispettivi nomi dei passi indicati (Chassè, twizzle, controvenda sinistra avanti interna, controtre esterno destro indietro, hop/saltello, mohawk, doppio tre interno, toe step, movimenti del corpo vari, altra controvenda, choctaw, tre, mohawk, tre, hop, boccola/loop,).

    www.youtube.com/watch?v=aBTzgBS3FBM

    qui un esempio di sequenze di passi eseguite dalle donne dei Mondiali Mosca 2011 in cui vediamo susseguirsi tutte le tipologie di sequenze (per esempio la Kostner fa una “circular step sequence”)



    - Nella danza:

    Si deve sapere innanzitutto che oltre alle sottocategorie di “diagonal” e “midline” esiste la cosiddetta forma di sequenza “in hold or not touching sequence”, poiché i rispettivi pattinatori devono eseguire gli stessi passi in modo sincronico e senza toccarsi tra di loro.



    Tessa Virtue e Scott Moir eseguono una “midline no touching sequence”


    Per capire le sequenze nella danza dobbiamo distinguere due filoni:

    1) le sequenze obbligatorie dei programmi liberi: L’ISU annualmente richiede in qualsiasi programma libero (che proprio perché è libero non ha un tema prestabilito, se non la richiesta di queste sequenze che richiamino un po’ lo stile della danza a cui si vuole far riferimento) il n° esatto di sequenze di passi (di solito due, circolare e diagonale). Queste sequenze hanno dei passi presi dalle transitons stesse oppure da tipologie prestabilite, eseguite nei programmi originali della danza(originali=obbligatori=per es. tango)
    Anche qui, sta nel compito del pattinatore e del coreografo riuscire ad avere come risultato una sequenza che mantenga la parte obbligatoria della danza e la parte creativa che si abbini alla musica e al libero stesso.
    Ci sono poi delle richieste precise in queste sequenze : un esempio è che in una parte della sequenza entrambi i pattinatori devono essere capaci di pattinare un considerevole pezzo insieme ma su un solo piede.
    Ma non addentriamoci più di tanto nelle caratteristiche di questi passi (li approfondiremo in un altro capitolo) limitiamoci a sapere che sono sequenze obbligatorie inserite nel programma libero in un punto a scelta (riassunto= insieme di passi coreografati a seconda del tema del libero /presi dalle transitions / presi dai programmi originali, considerati quindi come elementi obbligatori)

    2) le sequenze come programma obbligatorio (c"ompulsory dance"): come sappiamo esistono varie tipologie di danza: il tango argentino, il latino-americano, il flamenco spagnolo, il valzer viennese ecc. Tutte queste “tipologie” di danza vengono rese sul ghiaccio con diversi tipi di sequenze di passi. Se prendiamo per esempio il tango, ha ben 7 tipi di rappresentazioni. Queste stesse rappresentazioni non sono altro che sequenze di passi identiche ripetute per tre volte lungo tutta la pista. Se io so fare tale programma so fare anche tale "tango su ghiaccio".
    Questo tipo di programma non è altro che la “compulsory dance” che con il nuovo ordinamento ISU è stata fusa insieme alla vecchia “original dance” (una specie di corto free program basato esclusivamente su una musica d’origine, ciò per esempio tipicamente argentina se di un tango) per dare origine alla “short dance”.

    Ma facciamo un esempio pratico di c"ompulsory dance" (dove la sequenza di passi coincide quindi con il programma stesso):
    Il tango ha 7 diversi tipi di sequenze che sono sempre le stesse per tutti i pattinatori ma hanno ciscuno un tipo diverso di musica.
    In realtà anche la musica stessa per ogni tipo di sequenza può variare leggermente le voci, ma il tema musicale non cambia.

    Andiamo quindi per esempio dall’esempio più facile di tango, la sequenza di passi/il programma detto “canasta tango”:

    Agli esempi più difficili, come il “tango argentino”:

    Fino al più complesso, il “tango romantica”:


    Come potete vedere I passi cambiano tra le diverse tipologie di sequenze ma coincidono in qualche modo con il programma, anzi: la sequenza ripetuta per tre volte è il programma.
    In conclusione quindi la sequenza dei passi per tutti I pattinatori se si vuole eseguire un “tango romantica” non cambia, una volta che si impara quella sequenza di un tipo di tango si può dire di saper eseguire quel tipo tango. Quindi in questo caso tango=sequenza di passi.
    Ovviamente lo stesso esempio si ripete per ogni tipo di danza. Ma ne parleremo in un altro capitolo.

    Spero di non essere stata prolissa (XD) e avervi illustrato fino a fondo il concetto basilare di passo, sequenza e transition (con qualche conoscenza in più che mi sono divertita io ad approfondire).











    Edited by |•~ B e 94| - 4/9/2011, 03:06
     
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  2. --vivi--
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    Ciao! Cosa significa quando nei tracciati dei passi scrivono solo LFO o LFI o altre sigle? Sono i Fili?
     
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    Mmm non ho esperienza di tracciati dei passi quindi potrei dirti una corbelleria, ma a logica potrebbe essere una sigla per Left(piede sinistro) Forward(direzione in avanti) Outside/Inside(filo esterno/interno).

    Hai qualche elemento in più? Magari posso confermarti. :)
     
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    Quoto Wolfie, penso la stessa identica cosa.

    Facci una scan di un tracciato, sarebbe molto interessante postarlo in questo topic.
     
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    Guardate che carino! (anche molto chiaro per chi vuole imparare qualcosa sui passi :))
    Traduzione dei termini in italiano:
    Three Turn = Tre
    Bracket = Controtre
    Rocker = Venda
    Counter = Controvenda
    Loop = Boccola


    20150718_1700175

    Choctaw

    Qui ci sono molti altri disegni su passi, salti e trottole: http://pigeon-post.net/interviews/Aki_Less...015_Jun_P4.html
     
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4 replies since 2/9/2011, 22:02   46032 views
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