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La ginnasta Margarita Mamun in HELLO.RU project: "Le stelle dello sport riassumono i risultati personali dell'anno"
Fonte
Alla vigilia del nuovo anno HELLO.RU ha parlato con quattro atleti russi di spicco del mondo di ginnastica, calcio, pugilato e pallacanestro. Il loro principale risultato di quest'anno sono le loro vittorie sportive. Margarita Mamun, Ivan Novosel, Murat Gassiyev e Andrej Voroncevič hanno parlato di quello che è stato per ciascuno di essi la via del campione e ciò che sognano alla vigilia del Nuovo 2017. Introduciamo il primo capitolo del progetto: la ginnasta russa, campionessa olimpica, ha vinto le Olimpiadi di quest'anno nell' All Around individuale, campionessa del mondo 7 volte, campionessa europea 4 volte, 3 volte campionessa assoluta della Russia nella ginnastica ritmica, Margarita Mamun. Nel servizio fotografico per il nostro sito ha preso parte anche l'allenatrice di Margarita, la famosa ginnasta Amina Zaripova.
Riguardo ai risultati:
Le ginnaste si esibiscono sin dalla più tenera età, e abbiamo sempre una grande responsabilità. Quando ero piccola, il concorso principale per me è stato il Campionato di Mosca, poi il Torneo "Giovani ginnaste". A me sembravano così importanti quanto le Olimpiadi in questo momento. Sono sempre stata una ragazza molto responsabile, con esperienza in ogni occasione. E' difficile e si inizia a trattare con ciò solo con l'esperienza. Alle Olimpiadi di Rio sono stata in grado di lasciar andare tutto, del tutto astratta. Sono davvero felice che siamo riuscite a raggiungere questo stato, sono le Olimpiadi.
Il giusto atteggiamento - questo grande lavoro interiore e l'influenza del coach. Se un allenatore non cerca di trovare un approccio alla ginnasta, poi insieme non funzioneranno. Amina Vasilovna ha capito come relazionarsi prima di lasciare.
Grazie a Dio, non ha mai detto: "Venite a costo di tutto, si deve vincere!"
Sono una persona tranquilla, ho bisogno di parlare con il contenuto del cuore, senza preoccuparmi della valutazione - a questa comprensione siamo arrivate con il tempo. Ma mi sono resa conto, prima delle Olimpiadi, che nessuno mi avrebbe aiutato se non me stessa. Ho fatto un sacco di lavoro su me stessa, ho cercato di trovare un punto di equilibrio.
Prima la stagione era molto spaventosa - non capisco come fosse possibile esibirsi alle Olimpiadi, è una responsabilità enorme! Un mese prima dei Giochi, abbiamo iniziato a lavorare in Brasile - abbiamo lavorato molto, non avevo nemmeno la forza residua per pensare alle mie paure. Pensavamo solo a come andare rapidamente in pedana e gareggiare.
Non è da indovinare, se rimanere ancora per un ciclo olimpico. Ci sono infortuni per il lavoro e la salute per un'atleta è la cosa più importante. Finora mi sto riprendendo sia moralmente che fisicamente. La cima olimpica è stata raggiunta, è difficile capire cosa sia ancora possibile cercare nello sport, se non il piacere. Capisco che questo è un lavoro infernale e, se rimango, poi l'anno prossimo lavorerò ancora più duramente, perché ora ho un nuovo titolo. Io non lavoro 3-4 ore al giorno per l'allenamento e paga il resto della famiglia. Forse Yana (Kudryavtseva). Con i relativi dati come sarebbe andata a finire, ma ho bisogno di lavorare costantemente, giorno e notte.
 
Sulla via del successo:
Sono arrivata alla ginnastica ritmica a 7 anni, è abbastanza tardi. Le ragazze della mia età lavorano già con gli attrezzi, fanno elementi complessi. Prima rincorrevo loro, poi le ragazze più grandi. Quando ho cominciato a gareggiare per la squadra nazionale russa avevo 14 anni, Amina Vasilovna ha detto: "si è scoperto che le ha raggiunte e sorpassate." Nella squadra nazionale mi sono imbattuta in Daria Dmitrieva ed Evgeniya Kanaeva.
Nel nostro sport la competizione è molto grande. Le ragazze entrano nel programma di Master of sports a 15 anni. Ecco, ora ne ho 21 e possono affrontarmi in gara - è più facile da usare, più facile da mantenere il peso fuori. Nella ginnastica ritmica più si è giovani, meglio è. Le ragazze, ovviamente, non hanno alcuna esperienza di pace, ma si prendono la loro giovinezza. Abbiamo una grande panchina, un sacco di concorrenza, a differenza di molti altri paesi. Se si è fortunati, si andrà alle Olimpiadi una volta nella vita e, se si gareggia bene là, si vincerà - è tutto un miracolo!
Ero ad un punto di svolta a 13 anni. A quell'epoca tutta la mia classe si stava preparando per l'università ed io mi allenavo. E' difficile immergersi completamente nello studio e nello sport, quindi non ero né da una parte né dall'altra. Poi sono stata molto sostenuta dai genitori - stavo nel grande sport e mi spostavo per gli studi esterni, andavo a scuola la sera. Poi sono entrata al centro per la preparazione olimpica di Natalia V. Kukushkin, che ha lavorato con Amina Vasilovna. E ci è stato aperto un secondo vento, mi strinsi fortemente ed Amina Vasilovna ha iniziato a portarmi al centro di formazione della squadra nazionale russa in Novogorsk. Anche lì, non è stato facile - io, una ragazza casalinga, vivere lontano dai genitori. Sono seriamente stata catapultata in nuova società, per tutto il tempo chiesi a mia madre di portarmi a casa, piangendo. Ma poi mi sono abituata, è una base per noi - si tratta di una seconda casa.
La preparazione per le Olimpiadi era come il "Groundhog Day". Al mattino non avevi ancora avuto il tempo di svegliarti e già dovevi alzarti ed impegnarti nell'attività fisica, massaggiare il corpo freddo. Si sa che durante il giorno ci sarà sempre più lavoro, spingi te stesso, quando ci si stanca - e così ogni giorno. Abbiamo 4 tipi di esercizi, e ogni giorno li abbiamo ripetuti diverse volte con la stessa musica per tutto l'anno. A volte non riuscivo a sentirla e ho chiesto ad Amina Vasilovna di mettere su un'altra composizione - è possibile, quando abbiamo ottenuto la forma fisica. Abbiamo cercato così di diversificare il nostro "Groundhog Day".
Il mio segreto del successo è il lavoro quotidiano e superare se stessi. Solo in questo modo siamo stati tutti rivolti a Rio. Il talento... questa non è la cosa più importante. La fortuna, troppo: si può essere fortunati oggi e non domani. Anch'io, a volte volevo mangiare o non terminare la formazione fisica e queste cose possono compromettere seriamente il risultato.
Riguardo al nuovo anno:
Da bambina aspettavo molto l'anno nuovo, credevo a Babbo Natale. Una volta i miei genitori hanno appeso all'albero di Natale con i giochi un piccolo cellulare, poi sono venuti. E qui eravamo seduti al tavolo, col carillon e poi qualcosa ha suonato. Ho detto: "papà, il tuo cellulare squilla!", lui ha risposto "no". Ecco, poi: "mamma, è il tuo?" - "no". E continuava a squillare. E mi hanno detto: "Bene, vai a vedere!". Ero così felice, infatti non avevo ancora ricevuto regali. Avevo 6 anni ed ho creduto che Babbo Natale mi avesse portato quel telefono!
Celebriamo ogni capodanno con l'intera famiglia a Mosca. Papà, mamma, il fratello più piccolo, Philip e Sasha (il fidanzato di Rita). Mia madre prepara una grande tavolata. Quando mi alleno, non ho tempo di cucianre. Nel nuovo anno, sembra, ma non oso fidarmi e mia madre - della sua cucina mi piace tutto. E della mia - per ora solo a me (ride).
Nel 2016 ho raggiunto un obiettivo massimo nello sport, diventare campionessa olimpica. Ho anche ricevuto una proposta di matrimonio - è la più grande felicità quando si incontra l'amore. Come una bambina, mi sembrava una favola. Spero che si possa solo migliorare!
Auguri alle vostre famiglie e a tutti i lettori di HELLO.RU, in modo che siano in buona salute e felice Anno Nuovo!
 
Amina Zaripova, allenatrice di Margarita Mamun, 5 volte campionessa mondiale e 3 volte campionessa europea. Nel 2016 la sua allieva è diventata campionessa olimpica.
Mamma e figlia - questo è il formato della nostra relazione al di fuori della palestra. Per me è molto importante avere la fiducia. Ma in allenamento arriviamo e lavoriamo sul programma. Quando è necessario, sono severa, alzo la voce a Rita.
Rita non ha avuto i problemi dell'adolescenza. E' abbastanza equilibrata e tranquilla come persona. Non la trattenevo dalle discoteche o dai ristoranti, le sue azioni sono sempre state finalizzate esclusivamente alla formazione.
Fermo restando che Rita è una dei leader del team che è venuta subito da lei. Dopo le Olimpiadi del 2012, quando Dasha Dmitrieva ed Evgeniya Kanayeva hanno lasciato lo sport, è diventato chiaro che Rita e Yana Kudryavtseva non erano più le numero tre e quattro della squadra, ma prima e seconda. Naturalmente, Rita non era pronta per questo - è impossibile essere preparati, soprattutto quando ti trovi di fronte alle ragazze, che per molti anni sono le ginnaste al top mentre tu sei sempre in disparte.
Rita supera continuamente se stessa. Nel corso dell'anno più volte. Dopo ogni sconfitta - e noi abbiamo avuto un sacco di sconfitte in occasione del lancio ufficiale, necessarie per venire e ricominciare. E' difficile, persino per me a un certo punto sembrava arrendersi arrende e che non succede nulla. Ma lei lo ha superato.
Author of the project and the text: Daria Arslanova agency PR EVENTO SPORT, especially for HELLO.RU
Style: Olga del Occhio / designer brand Vincenzo Brandonisio
Makeup: Natalia Krenina / BROW B BAR Moscow
CITAZIONE Gymnast Margarita Mamun in HELLO.RU project "Sports stars summarize personal results of the year"
On the eve of the New Year to sum up. HELLO.RU talked with four prominent Russian athletes from the world of gymnastics, football, boxing and basketball. Their main achievement this year - it is their sports victories. Margarita Mamun, Ivan Novosel, Murat Gassiyev and Andrey Vorontsevich told about what was for each of them the way of the champion, and what they dream on the eve of the New 2017. Introducing the first character of the project - Russian gymnast, Olympic champion, won this year's Olympic Games in the individual all-round, 7-time World Champion, 4-time European champion, 3-time absolute champion of Russia in rhythmic gymnastics Margarita Mamun. Also in the photo shoot for our site took part coach Margarita - famed gymnast Amina Zaripov.
Pro achievements:
Gymnasts perform from an early age, and we always have a great responsibility. When I was little, the main competition for me was the championship of Moscow, then "Young gymnast" tournament. Then they seemed to me as important as the Olympics right now. I have always been very responsible girl, experienced on every occasion. It's hard, and you start to deal with it only with experience. At the Olympics in Rio I was able to let go of everything, completely abstract. I'm really happy that we managed to reach this state is the Olympic Games.
The right attitude - this great inner work, and the influence of the coach. If a coach does not try to find an approach to the gymnast, then together they will not work. Amin Vasilovna understand how to configure me before leaving. Thank God, she never said, "Come and Tear of all, you have to win!" I am a quiet person, I need to speak to your heart's content without worrying about the assessment - to this understanding we had come with time. But I realized before the Olympics that no one will help me, but itself. I had a lot of work on myself, I tried to find a point of equilibrium. Before the season was very scary - I do not understand how you can perform at the Olympics, it's a huge responsibility! A month before the games, we have started to work in Brazil - worked a lot, I just have no strength left to think about what I'm afraid. There were only thinking about how to quickly go to the site and perform.
It's not guessing, there still remain for one Olympic cycle. There are occupational injuries and health for an athlete - it's the most important thing. So far, I am recovering both morally and physically. Olympic pinnacle achieved - difficult to understand what is still possible to seek in sport, unless for pleasure. I understand that this hellish work, and if I stay, then the next year I will work even harder, because now I have a new title. I do not work 3-4 hours a day to train and pay the rest of the family. Perhaps Yana (Kudryavtseva - Ed.), With its data as it would turn out, but I need to work constantly, day and night.
About the way to success:
In rhythmic gymnastics, I came in 7 years - it's quite late. Girls my age were already working with objects, making complex elements. At first I ran after them, and then for the older girls. When I started to play for the Russian national team - I was 14 years old, Amina Vasilovna said: It turned out that I have them catch up and overtake.
In the national team I ran for Daria Dmitrieva and Evgeniya Kanaeva.
In our sport is very big competition. Girls go to the program of masters of sports in 15 years. That is, I am now 21, and they can make me a competition - it is easier to operate, easier to keep the weight off. In rhythmic gymnastics - the younger, the better. The girls, of course, there is no experience of peace, but they take their youth. We have a big bench, a lot of competition, unlike many other countries. If you are lucky, you will go to the Olympics one in his life, and well perform there and win - it's all a miracle!
I was a turning point - in 13 years. Then my whole class was preparing for university, and I trained. Hard to fully immerse in the study, and in the sport, so I was not there and not there. Then I was very much supported by the parents - I stayed in the big sports and moved to external studies, he went to school in the evenings. Then I hit the center of the Olympic preparation for Natalia V. Kukushkin who worked with Amina Vasilovna. And there was opened a second wind, I very strongly tightened, and Amin Vasilovna start to carry me to the training center of the Russian national team in Novogorske. There, too, it was not easy - I, a girl home, live far from their parents. I seriously was poured into the new society, all the time, asked her mother to take me home, crying. But then I got used, a base for us - it is a second home.
Preparing for the Olympics was like "Groundhog Day." In the morning you have not yet had time to wake up and have to get up and engage in physical activity, knead cold body. You know that during the day you will be more work and work, push yourself, when you get tired - and so every day. We have 4 types of exercises, and every day we did several times under the same music throughout the year. Sometimes I could not hear her and asked Amin Vasilovna put on another run the composition - it is possible, when we gained physical form. We tried so to diversify our "Groundhog Day."
My secret of success - it's everyday work and overcoming yourself. Only in this way we all turned in Rio. Talent - this is not the most important thing. Luck, too - you may be lucky today and gone tomorrow. I, too, sometimes want to eat or unfinished PFD - these things can seriously affect the outcome.
About the New Year:
As a child I was very waited for New Year's Eve, believed in Santa Claus. Once parents hung on the Christmas tree with toys small mobile phone, then they just appeared. And here we sit at the table, chime, and then the bell rings. I said: "Dad, your phone is ringing!" He says no - that's it, next. "Mom, yours?" - "No". And he continues to call! Parents say: "Well, go and see!" I was so happy - then in fact still had no gadgets. I was six years old, and I believe that this phone brought me Santa Claus.
Every New Year we celebrate with the whole family in Moscow. Father, mother, younger brother, Philip, Sasha and (swimmer Alexander Sukhorukov - bride Margarita - Ed.). Mom prepares a large table. When I exercise, then I do not have time to cook. In the New Year, it appears, but I dare not trust and mother - her kitchen like everything. And my - so far only me (laughs).
In 2016 I reached a major goal in sports - became the Olympic champion. I also made an offer - it is the greatest happiness when you meet the love. As a child, it seemed to me a fairy tale. I hope that more will only get better!
I wish your family and all the readers HELLO.RU, so that they are healthy and happy New Year!
Amina Zaripov, Margarita Mamun coach, 5-time World Champion, 3-time European champion. In 2016, her pupil Margarita Mamun became the Olympic champion in the individual all-around.
Mom and daughter - this is the format of our relations with Rita outside the hall. For me it is very important to trust. But in training we arrive and are working on the program. When necessary, I am strong, I raise my voice at Rita.
Rita had no problems of adolescence. It is quite balanced and calm person. I do not pulled her from the discos or restaurants - her actions have always been aimed only at training.
Understanding that Rita - is one of the team leaders who came to her at once. After the 2012 Olympic Games and Dasha Kanayeva Eugene Dmitriev left the sport. It became clear that Rita and Yana Kudryavtseva is no longer the third and fourth team number, and the first and second. Of course, Rita was not ready for this - it is impossible to be prepared, especially when you stand in front of the girls, who for many years is the top gymnasts, and you're always on the sidelines.
Rita constantly overcome themselves. During the year several times. After every defeat - and we have it was a lot of defeats at the official launch, needed to come and start again. It is hard, even for me at some point give up, and it seemed that nothing happens. But she coped. |
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