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Ilya Muromets
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Stavo riflettendo su quella cosa che diceva Rika in merito alla "Kostner che cade sempre".
E' vero. Nel senso, ho incontrato anche io molte persone che conoscono la Kostner come quella che cade sempre. La fama che si è fatta alle olimpiadi di Torino 2006 (prima delle quali nessuno sapeva chi fosse, a livello popolare, nonostante prodezze come quella doppia 3-3 agli europei...) l'ha accompagnata e l'accompagnerà in eterno presso il pubblico meno edotto. Poco importa che la stessa Torino sia stata un'Olimpiade tecnicamente fallosissima nel femminile, con la sola Arakawa a tenere due programmi senza grossi errori.
E poco importa che, a memoria, TUTTE le pattinatrici di punta nell'ultimo decennio abbiano subito talvolta intere stagioni di fallimento. La Asada post-olimpica è entrata in crisi nelle gare mondiali, la Slutskaya è stata incostantissima per intere stagioni, la Cohen difficilmente riusciva a far entrare due programmi puliti di seguito, per non parlare in tempi recenti di Sotnikova ai Grand Prix, Lipniskaya nella scorsa stagione, Liza in quella precedente. E l'elenco potrebbe continuare per ore.
L'eccezione, come sempre, è Yuna Kim, della quale la stessa Kostner diceva sempre benissimo (qualcosa come "prima viene lei, poi tutte noi altre").
Il discorso è che il pattinaggio è uno sport complesso, MOLTO più di quello che appare al pubblico bue. Peccato che il pessimo giornalismo, soprattutto italiano, abbia marcato col fuoco una carriera come quella della Kostner. Che forse è stata così martoriata anche perché unica, nel panorama italiano.
E lo dico da non-fan-sfegatato della Kostner come tanti. Ma avercene, di altre atlete come lei.
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1338 replies since 8/9/2009, 21:09 65258 views
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