Ice Skating e Rhythmic Gym Forum | Pattinaggio e Ginnastica Ritmica

Votes given by GiulyKira

  1. .
    Non c'è dubbio che la vicenda di Alina offre valide argomentazioni agli avversari dell'Eteri, che nell'ambito del pattinaggio russo devono essere tanti, per semplice invidia o motivi più giustificati.
    Ammettiano anche, per ipotesi, che Plushenko/Tarasova appartengano alla schiera di chi vede la Sambo come il fumo negli occhi, e che quindi le loro prime esternazioni siano state dettate da malizia. Pur tuttavia, nella forma erano impeccabili.
    La reazione del "team Tutberidze" invece è stata scomposta oltre misura. Viene da sorridere a vedere che si sono firmati con l'acronimo "TGD" - Tutberidze, Gleikhengauz, Dudakov - dimostrando di avere, in tre, meno buon senso di una delle loro tante ragazzine prodigio!
    Il mio è un giudizio severo, lo so, ma parlo da professionista della retorica. Quando si deve replicare a un avversario, occorre mantenere lo stesso tono usato da lui e, soprattutto, evitare di rimarcare aspetti che possano dare credito alle sue argomentazioni.
    Loro hanno fatto tutto il contrario.
    Hanno risposto in tono così villano da far sospettare, inevitabilmente, che abbiano la coda di paglia, come non ha mancato di osservare subito Plushenko.
    Hanno attaccato frontalmente e sul piano personale due figure del calibro di Plushenko e Tarasova (altro grave errore, che di certo non farà che attirare nuove antipatie verso la Sambo).
    Hanno infine accusato Plushenko di adescare Alina ("lure" è il termine usato in inglese). Doppio errore.
    Primo, perché tale accusa può essere facilmente ribaltata: "siete voi che non fate che perdere per strada giovanissime atlete bruciate prima del tempo, noi cerchiamo solo di rimettere insieme i cocci" si potrebbe infatti rispondere facilmente, attirando l'attenzione su quella che è l'accusa principale rivolta alla Sambo.
    Secondo perchè il termine "adescare" usato per riferirsi a una minorenne è terribilmente infelice. Riconosco che dal russo all'inglese all'italiano può essersi facilmente travisato il sigiificato originale; ma loro sono consapevoli del fatto che certe dichiarazioni fanno il giro del mondo e vengono tradotte da una lingua all'altra. In casi come questi occorre la massima prudenza nella scelta delle parole.
    In ultimo, la peggiore cadute di stile è aver permesso (o aver spinto, o non aver impedito, fa lo stesso) ad Alina Zagitova di mettere un "like" alla loro bella prosa.
    Coinvolgere una ragazzina in una discussione fra adulti che a loro volta si comportano come se avessero ancora tredici anni (avendo per lo più ruolo e responsabilità di educatori!) è una delle figure peggiori che si possano fare.
    Quasi quasi mi verrebbe voglia di offrirmi alla Sambo come addetto stampa... :cool:
    Se me l'avessero sottoposta in via preventiva, la loro replica, gliel'avrei cassata completamente, spiegando esattamente le stesse cose che ho scritto sopra, e avrei preparato un'altra risposta senz'altro migliore. Senza gran merito, beninteso. Seriamente: milioni di persone con un minimo di cognizione avrebbero fatto meglio del "team Tutberidze"
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    Short bruttino, questo dei maschi.
    Al di là degli errori, mi sembra che la tendenza sia sempre più verso un pattinaggio impoverito e solo accattivante per il pubblico.
    Shoma già da tempo ha preso questa strada, e Chen ormai è diventato il modello da imitare.
    D'altro canto questa strategia paga, mentre la strada scelta da Hanyu, che ricerca la qualità vera in tutti gli aspetti, è molto più impegnativa e non altrettanto premiata.
    Così alla fine mi trovo ad apprezzare sopratutto Voronov, che fra un elemento di salto e l'altro fa poco, ma almeno non cerca di vendere fuffa. E alla veneranda età di 32 anni fa una 4T3T che è ancora fra le migliori del circuito.
    La scelta musicale di Samarin, di primo acchito, fa gridare alla lesa maestà. Ma tutto sommato la sua versione di Blues For Klook non è niente male.
    E anch'io l'ho trovato migliore di Chen, in questo short.
    Shoma Solo avrebbe bisogno come il pane di un allenatore che gli mettesse a posto un po' di cose, perché lo vedo nella spirale di un'involuzione iniziata già da tempo. Invece la sua solitaria figura sul K&C, oltre a fare strano, non lascia presagire niente di buono. Peccato, perché le potenzialità non mancano di certo. Shoma Solo, appunto.
    Per il resto che dire, le prime due posizioni sembrano già assegnate, e nel free sarà lotta al coltello per il terzo posto. Aymoz, delusissimo sul K&C, può ancora farcela.
    Lui mi è sempre piaciuto, soprattutto per la sua originalità, ma certi PCS del recente passato mi lasciano molto perplesso (e mica solo i suoi).
  3. .
    CITAZIONE (Roma20 @ 1/11/2019, 15:47) 
    Tomoki come cavolo salta?

    In questo momento meglio di Shoma
    Qualcuno gli ridia allenatore.
    Ho avuto paura per lui sulla caduta axel
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    CITAZIONE (AstorGG @ 24/10/2019, 13:57) 
    Su altre questioni relative ai PCS credo di avere idee diverse da quelle dell'ottimo Ilya, per me il pattinaggio è "artistico" (e il termine "di figura" lo trovo obsoleto di fatto, quando applicato al pattinaggio odierno) e gli Skating Skills "de facto" sono una valutazione tecnica duplicata, che a rigore (anche se non ne faccio una battaglia) potrebbero e forse dovrebbero essere tolti dai components.
    Se no, diamo punti e GOE "tecnici" alla Trusova (un nome a caso ...) per i bei quadrupli che fa e poi pure altri nei components per gli "Skating Skills", perchè la Trusova, si, "interpreta poco" ma "sa pattinare". Glielo hai già riconosciuto nei GOE, giusto o sbagliato che fosse, perchè devi poter raddoppiare il "bonus" anche nei PCS?

    Giusto due chiarimenti per evitare malintesi.

    Credo tu sappia bene - anche dalle nostre conversazioni esterne - che il fatto che io utilizzi il termine "di figura" al posto di "artistico" non mi accomuna ai lorsignori che impiegano la stessa definizione per annichilire snobisticamente la "plebaglia" rea di apprezzare questo sport soprattutto per le sue componenti emozionali. Ritengo che "figura" sia un termine superato quando lo si relaziona a ciò che rappresentava ai tempi... delle figure, appunto. Non lo è se lo rapportiamo a quello che chiamo "pattinaggio a terra", che ancora dovrebbe rappresentare, a mio parere, il fondamento assoluto di questo sport - e infatti mi piacerebbe che step e choreo sequence contassero molto di più nel punteggio finale e che venissero reintrodotte le spirali. Non amo il termine "artistico" non perché il pattinaggio non preveda una sostanziale componente di "arte", ma perché la definizione reca in sé un eccessivo margine di soggettività e - soprattutto - rimanda all'insopportabile concetto tutto mmeregano di "artistry", vera e propria piaga degli sport con giuria - chi conosce la storia del pattinaggio soprattutto femminile degli ultimi trentacinque anni sa di cosa parlo (cito provocatoriamente i nomi di Witt e Ito, ma soprattutto della Kerrigan...).

    Essendo interessato da sempre all'aspetto tecnico del pattinaggio, trovo altresì tristemente curioso il fatto che la tendenza generale - tra l'altro avallata a fasi alterne dagli stessi lorsignori di cui sopra, e intendo a fasi alterne a seconda delle mode del periodo, del sesso, della nazionalità, e della fortuna momentanea degli atleti - finisca per far passare il concetto che personaggi quali Trusova e Chen siano "tecnici", sovrapponendo in modo assai pericoloso il BASE VALUE (senz'altro poderoso, nei due casi succitati) con gli SKATING SKILLS, che NON sono il numero e la difficoltà dei salti atterrati. Tenendo le voci separate, potrà sempre esserci modo che in un mondo perfetto Trusova e Chen piglino il loro bravo 7.00 di incoraggiamento sulla voce SS, pur mantenendo il base value correttamente alto. Assimilando la voce SS ai GOE, non soltanto si commetterebbe un abominio, ma si incoraggerebbe ancor più la "Trusovizzazione" dello sport, cosa che nessuno con un po' di sale in zucca desidererebbe.

    Molto altro ci sarebbe da dire, ma ci vorrebbe tempo e una sede forse diversa da quella di un forum.

    Edited by Ilya Muromets - 24/10/2019, 19:12
  5. .
    Perché allora dovresti avere 2 manuali ISU.
    - 2 regolamenti gare che gli allenatori e coreografi devono studiare (alcuni allenano sia i top che gli agonisti "normali").
    - 2 announcement di cambio regolamento (tipo i famosi video di quando introdussero il sistema con +5 GOE).
    - 2 diversi corsi di formazione per i giudici (e per loro costa partecipare).
    - 2 diversi corsi di aggiornamento per i giudici (e costa organizzarli).
    - 2 diversi software da inserire nel pc utilizzato dai giudici durante le gare (e costano).
    - Moltiplica il lavoro per 4 categorie: uomini, donne, coppie e danza. Anzi 5, abbiamo anche il sincronizzato.
    - E non puoi addestrare i nuovi giudici internazionali nelle garette minori: praticamente quando il giudice vuol fare il "salto di qualità" da gara regionale a nazionale, si trova davanti un sistema di giudizio completamente diverso.


    Inoltre non ci sono soltanto le gare regionali dei bambini, ma anche quelle adulti (ce ne sono tante soprattutto negli USA).
    Vedi quella internazionale di Oberstdorf, che segue il sistema ISU ed è considerato il "mondiale" della categoria.
    Questi adulti dovrebbero fare gare con una giuria unica per le garette meno importanti e poi trovare giurie separate a Oberstdorf?
    Ciò implicherebbe magari che alla garetta a Milano io ricevo un certo livello di PCS e poi a Oberstdorf mi vedo crollare il punteggio e non salgo sul podio, perché con tale sistema di giurie separate risulta necessario avere salti più difficili per vincere, mentre di solito posso giocare sul sicuro. Certo la categoria adulti non fonda la propria vita sullo sport, ma pagano soldi della quota d'iscrizione per partecipare alle gare ed è giusto che siano trattati equamente.

    Per i giovani agonisti è uguale: come fanno a capire se il loro programma funziona durante la fase delle regionali, se i sistemi di giudizio dei campionati nazionali sono diversi? Un pattinatore emergente potrebbe perdere il podio e quindi la selezione al Junior Grand Prix, ad esempio.


    Esistono già gare di pattinaggio valutati con sistemi diversi e meno complessi di quello ISU.
    In Italia si chiamano USIP o OPEN e sono molto più amatoriali.
    Le fanno i bimbi e i ragazzini che si allenano 2-3 volte la settimana e non sono ad alti livelli, o che hanno iniziato tardi, tipo 8 o 12 anni, almeno quelli che incontrai io.
    Ma questi risultati non contano per il ranking-selezioni ISU e viceversa, sono due sistemi separati appunto perché hanno sistemi di giudizio diversi.


    Queste sono le prime difficoltà che mi vengono in mente ad usare due sistemi di giudizio diversi per la stessa disciplina, ma potrebbero essercene altre.
    Il metodo e il sistema di giudizio deve essere uno, condiviso in tutto il mondo. Altrimenti si rischia di sperperare risorse e creare gran confusioni.


    Francamente non so se ci sia uno sport che a livello di federazione internazionale (quella che poi gestisce le gare olimpiche) consenta due sistemi di giudizio differenti.
    Ma il karate non entrava alle olimpiadi appunto perché le varie parti non erano in grado di concordarsi su questo aspetto (e anche altri, of course).

    Poi magari qualcuno ci parla del sistema di punteggio utilizzato dalla ginnastica ritmica... e ci da qualche spunto.
    MA le ginnaste di ritmica (le migliori al mondo!) dicono in alcune interviste "se il nostro sistema fosse come quello del pattinaggio artistico che è più chiaro..."
    allora non so quanto valga guardare al loro sistema, che negli ultimi anni risulta ancor più fumoso di quello del pattinaggio!

    Poi magari l'ISU deciderà di fare un cambiamento radicale.
    Ma tutto questo significa muovere una macchina grandissima, lenta, pesante e costosa.
  6. .
    QUESTIONE "ALLENAMENTI"
    AstorGG
    Infatti guardare gli allenamenti è un metodo che ti AIUTA a formulare i tuoi giudizi, non l'unico criterio su cui il giudice si basa per assegnare il punteggio, questo non lo ha mai detto nessuno, men che meno Sonia Bianchetti nel suo libro.
    Lei INVITA a guardare gli allenamenti, non a farne il metro di giudizio della competizione, assolutamente. Ed io lo trovo corretto.

    Esempio. Sei chiamato a giudicare una gara con questi atleti:
    Yuzuru Hanyu
    Nathan Chen
    Michael Brezina
    Vincent Zhou


    Adesso invece devi giudicare costoro:
    Evsey Minsk
    Eichichi Onizuka
    Lupin Renoir
    Achille Valenti


    Quale delle due gare sarà più facile da giudicare? A quale delle due gare, saprai quale giudizio di PCS assegnare al primo atleta che pattinerà sul ghiaccio?

    Prima gara fra ovvi campioni rinomati.
    Ad Hanyu darai minimo 9 nei PCS, sai che lui a meno di grandi cappellate è l'imperatore supremo del mondo e allora, se fa una performance da urlo, dai un 10 diretto. Agli altri pure, sai da dove partire, quanto bene possono fare e quanto scendere in caso di errori. Il tuo cervello è preparato.

    Seconda gara tra sconosciuti.
    A Minsk che tu non hai mai visto in vita tua, che voto assegnerai, non conoscendo nemmeno il livello dei suoi avversari? Magari ti sembra bravino e gli dai un 7... poi arriva Onizuka ed è un po' peggio ma non tanto, allora facciamo 6.75, poi arriva Renoir e porco cane, mi sembra a metà fra i due, ora che voto gli metto? Ancora 6.75, ma così non c'è distacco tra Renoir e Onizuka, è ingiusto... Renoir meritava di più rispetto ad Onizuka e Minsk ancora di più. Poi arriva Achille che mi fa un inizio di programma spettacolare e si dimentica la coreografia alla fine per la troppa emozione... ed io mi sono goduto la sua performance iniziale perché ero convinto di dagli +1 su quel 3flip iniziale, mentre il mio collega ha perso 1 secondo in più a selezionare i GOE sul monitor e si è perso quell'intenso passaggio coreografico. Lo sfortunato Achille emotivo si becca un 6 di media, sebbene potesse arrivare a 6.25.
    Arcipeppola, domani è il giorno del free skate e i distacchi dello short program non rispecchiano la situazione reale, tutto perché non conoscevo le potenzialità del primo pattinatore e gli ho dato un giudizio a caso, non ho messo abbastanza distacco tra il primo e il secondo in ordine di discesa sul ghiaccio e poi non sapevo come rimediare con gli "atleti di mezzo".
    E badate bene, in questa classifica immaginaria ci sono 4 atleti. Cosa succede quando ne devi mettere 20 nel range di 2 punti? Chiami il time out? Alzi bandiera bianca?
    Praticamente, se non sai chi vai a giudicare, ti si fonde il cervello.

    E' anche per questo motivo che i giudici internazionali devono essere esperti, informati e aggiornati. Passatemi il termine mondano, devono essere sempre "sul pezzo".

    Poi, è sempre PIU' FACILE giudicare una gara di campioni rispetto ad una di piccoli pattinatori, a detta della Bianchetti. Che errori può fare un Hanyu su un 3 axel? Hm, forse esce incidendo un solco profondo sul ghiaccio e storcendo il naso. Diamogli solo un +1, per oggi.
    Che errori può fare uno studente delle superiori che si allena 5 volte alla settimana su un 3 axel? Mano giù con saltellino, lama che atterra piatta, rotazione rubata, piedi brutti in aria... e il suo compare che si allena solo in inverno è storto in aria, atterra comunque, solo che c'ha il ginocchio piegato in uscita, ha sbracciato come se dovesse scacciare le mosche e pattina lento come una lumaca.
    Che GOE diamo a loro due?



    QUESTIONE SPLIT GIURIA

    Scindere la giuria in 2 a me sembra una cosa poco fattibile.
    Bisogna sempre pensare che il sistema deve funzionare per TUTTE le gare in tutto il mondo, non soltanto per il top level che seguiamo noi dalla tv.

    Significa che devi inventare un sistema in grado di giudicare contemporaneamente i campionati mondiali ed i bambini che fanno le gare regionali o provinciali. E in quest'ultimo tipo di gare, a causa della ristrettezza economica, i giudici non sono 9 o 10*, ma 5... come fai a dividere in due una giuria di 4 o 5 persone?
    Risulterà che non avrai abbastanza persone per giudicare gli elementi tecnici, come farai ad avere il valore più alto e più basso da togliere... e a fare una media?



    *scusate non sono andata a contarli precisamente tra controller, segretario ecc
    ma provate a guardare i PDF delle gare minori e troverete pochi giudici dedicati al pannello tecnico.
  7. .
    In questi ultimi anni ho seguito innumerevoli gare in video e un numero discreto dal vero. Mi sono spesso chiesto come facciano i giudici a mantenere la concentrazione per tutto il tempo quando io, comodamente seduto sul mio divano, mi distraggo, affondo nei miei pensieri e a volte perdo per intero il programma di questo o quell'atleta, pur avendolo davanti agli occhi.
    Sugli spalti di un palazzetto ci sono anche i disagi. Il freddo, la scomodità, le gambe che dopo un po' si anchilosano...
    Seguire una gara dal vivo è impegnativo, anche solo da spettatore. E ci sono appuntamenti (europei, mondiali, ma anche tanti altri) che hanno decine e decine di partecipanti, il che significa segmenti di tre, quattro ore, anche più.
    I giudici (intendendo con questo termine anche il pannello tecnico) devono restare attenti e concentrati per tutto questo tempo, con pause minime (una decina di minuti scarsi fra un gruppo e l'altro, una ventina per il rifacimento ghiaccio) e durante queste pause sgranchirsi, mangiare qualcosa, scaldarsi, magari fare pipì.
    Per quanto possano essere allenati e preparati, mi immagino che dopo un po' la stanchezza si faccia sentire, l'attenzione cali, l'occhio si faccia meno pronto nel cogliere i rapidissimi gesti degli atleti, (sfido chiunque a restare concentrati con i piedi ghiacciati) e questo magari succede proprio quando scendono in pista i più importanti, quelli che si giocano la vittoria.
    Tutta questa lunga premessa per dire che, al di là delle critiche e lamentele che sovente ho rivolto ai giudici, mi rendo conto che il loro è un lavoro decisamente difficile.
    Il che giustifica anche un certo grado di tolleranza da parte dell'ISU nel valutare le loro prestazioni. Quando un giudice deve valutare correttamente centinaia di gesti tecnici che durano mediamente qualche frazione di secondo, e devo farlo per ore continuativamente, ci sta che commetta degli errori, e ci sta che l'ISU non sia troppo severo nei suoi confronti.
    Per questo non mi scandalizza il fatto che i giudici precostituiscano le proprie opinioni osservando gli atleti durante gli allenamenti. Se questa pratica è accompagnata da una giusta dose di rigore intellettuale, non c'è nulla di male. Ed è vero che i PCS, lungi dall'essere solo un giudizio artistico, riguardano anche aspetti tecnici (skating skills ad esempio) che non mutano da un giorno all'altro per un determinato atleta. Un approccio di questo tipo è più onesto rispetto a dare un giudizio a casaccio su un'atleta sconosciuto che si è seguito con disattenzione durante la gara.
    Il problema è che tutta questa situazione può essere facilmente sfruttata da chi, con malizia, voglia invece pilotare il giudizio in favore di determinati atleti. Gli errori umani, inevitabili, diventano un sottobosco nel quale nascondere il dolo.
    Per queste ragioni trovo sensate quelle proposte tese a semplificare l'operato dei giudici, quale appunto l'eliminazione di un paio di voci di PCS che nella pratica finiscono per essere ridondanti.
    E per questa stessa ragione sono rimasto molto perplesso di fronte alla decisione, del recente passato, di aumentare il grado dei GOE da +3/-3 a +5/-5.
    Mi chiedevo: se già dev'essere difficile assegnare in grado di giudizio su una scala di sette, quanto lo sarà di più assegnarlo su una scala di undici? E quanto a casaccio sarano assegnati a questo punto i GOE?
    Proprio quest'ultimo esempio, con le conseguenze negative facilmente prevedibli che ha portato, mi fa pensare che non esista una chiara volontà di agevolare il compito dei giudici, ma al contrario una maliziosa volontà di mantenere una "zona torbida" dove poter all'occorrenza fare i propri comodi.
    Questo è il nodo principale da risolvere. Poi si potrà discutere se sia meglio continuare ad affidarsi all'occhio umano o se, e in che misura, aumentare gli ausili elettronici.
    Gli errori, in ogni modo, ci saranno sempre, e vanno accettati. Il problema è di credibilità generale.
  8. .
    Allora, io ho appena visto un pezzo del programma di Chen. Un pezzo perché dopo un po' non ce l'ho più fatta.
    Leggo dai vostri commenti che il programma è vuoto. Ebbene, il programma è vuoto, ma per essere appunto COSÌ vuoto, lasciatemelo dire che mi aspettavo quantomeno una velocità su ghiaccio ben maggiore. Non so se sia stata solo una mia impressione, ma oggi mi pareva davvero estremamente lento rispetto a Brown e Aliev, quasi da far venire la tentazione di scendere in pista a spingerlo, e con un programma senza manco accenti coreografici per me è un no.

    Contenta comunque per il podio sia di Brown che di Aliev, di cui invece io onestamente, e personalmente, sono soddisfatta. Non per il programma di oggi in sé che potrebbe fare decisamente meglio, ma dopo la scorsa stagione letteralmente disastrosa in cui non c'era più di testa, fra pulizie di pista e tragedie greche, è un notevole passo avanti questo avvio di stagione. Soprattutto non lo vedo completamente senza fiato già dopo la metà di entrambi i segmenti, e non manda tutto all'aria dopo il primo errore, cosa che faceva prima, e che invece Kolyada ha sempre continuato, purtroppo, a fare.
  9. .
    Ma lui ha sempre avuto programmi costruiti a misura per fingere cose che non fa. Solo che a questo nulla non si aggiunge nemmeno grazia e musicalità come con Shoma Uno.
  10. .
    Ma poi ci credete davvero che saranno quelli gli orari e i giorni? Perché la Rai ci ha abituato a non rispettare la propria stessa programmazione, trasmettendo tutt'altro rispetto a quanto annunciato e non curandosi neppure di aggiornare la guida programmi sul web o televideo.
    Ricordo differite di altri sport trasmesse al posto della prevista diretta di pattinaggio, mentre sul televideo risultava ancora, come uno sberleffo, la programmazione originale.
    Figuriamoci cosa sono in grado di fare con delle trasmissioni già previste in differita (e sintesi)...
    In tutta franchezza, se fossi la Secondini la smetterei di annunciare date e orari degli eventi, perché viene spesso smentita dalla sua stessa azienda, e alla fine quella che ci mette la faccia e fa brutte figure è lei.
  11. .
    Un ottimista, si dice, non sarà mai piacevolmente sorpreso.
    Aggiungo che, quando c'è di mezzo la Rai, un pessimista non sarà mai piacevolmente smentito.
    Il pattinaggio, e non solo, è stato trattato in questi anni in un modo inqualificabile dal nostro cosiddetto servizio pubblico. Lo sappiamo tutti benissimo e non c'è bisogno di entrare nei dettagli.
    Non mi aspetto miglioramenti, quindi. Non conto su bei gesti e nemmeno sul fatto che il blocco sia limitato alla durata di eventuali live.
    Le cose andranno come al solito, cioè male.
    Ciò che mi fa più rabbia è che io non ho neppure antenna televisiva, non guardo la televisione da anni, eppure sono costretto a pagare il canone.
    Questi signori della Rai comprano i diritti di trasmissione di eventi sportivi per poi non trasmetterli, o trasmetterli in modo del tutto inadeguato; vanificano la possibilità di un ritorno economico, impediscono la promozione dello stesso sport, scontentano gli appassionati e sprecano risorse fra le quali c'è il canone pagato dagli stessi appassionati.
    Complimenti vivissimi.
    Meno male che ci sono gli streaming russi, ma per una volta mi sarebbe piaciuto non dover fare i salti mortali per seguire ciò che mi interessa.
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    Articolo interessante, ma le giustificazioni addotte per il prezzo elevato non mutano di una virgola il mio ragionamento.
    Ripeto, Icelab gestisce altri impianti più capienti ove sarebbe possibile ospitare il Lombardia Trophy.
    Esiste invero la possibilità che il palazzetto di Bergamo sia stato costruito con un apporto misto di capitali privato-pubblico, e che esista una convenzione che impone al gestore privato di organizzare in loco determinati eventi e non altrove. Questo spiegherebbe perchéla gara venga ospitata in quella che a tutti gli effetti è più una palestra che un impianto concepito per ospitare un pubblico (la mia, badate, è solo un'illazione, non ho elementi per sostenere l'esistenza di oneri di questo tipo, ma in caso di partecipazioni pubblico-privato per la costruzione di grandi infrastrutture è piuttosto normale).
    Ma anche stando così le cose, dubito che l'incasso di quei pochi biglietti abbia un gran peso, e non è certamente con i proventi di una sola gara all'anno che si manda avanti un'organizzazione come l'Icelab (che ha oltretutto alle spalle una realtà industriale come Italcementi)
    Oltretutto in questo modo si finisce per mettere in cattiva luce l'opera prestata dai vari volontari che contribuiscono con la loro buona volontà all'organizzazione dell'evento, alcuni dei quali magari sono anche degli atleti.
    Come ho già scritto, al momento della premiazione della gara femminile c'era Nicole Della Monica con un microfono in mano. Magari era sua la voce femminile che ha presentato le atlete durante la gara, e quella maschile era di qualche altro atleta.
    Di fronte a un evento gratuito o dal prezzo modesto, è giusto considerare con ammirazione e simpatia l'opera di chi si presta per il buon andamento del tutto, ed è doveroso perdonare qualche eventuale mancanza.
    Per questa ragione mi dispiace aver fatto dell'ironia sugli strafalcioni degli speaker, che hanno fatto del loro meglio, non essendo il loro lavoro.
    Ma di fronte a un prezzo che pone l'evento a livello di quelli organizzati professionalmente, beh, allora ci si aspetta altrettanta professionalità e non si è disposti a tollerare certe manchevolezze.
    Per questo insisto nell'affermare che sarebbe stato molto più oppurtuno, anche per rispetto di chi presta volontariamente e gratuitamente il proprio impegno, fissare un prezzo ragionevole, e non così elevato.
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    CITAZIONE (GiulyKira @ 10/6/2019, 13:31) 
    è sicuramente un limite mio ma non vedo come la tutberidze e team lo possano aiutare che so, a correggere il flip

    Vuoi mettere il buon Shoma sollevato con la canna per eseguire il 4F?
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    Carinissimo Evgeni :clap:

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    Matteo è stato invitato al gala!!!! :clap: e ci sono anche Nicole e Matteo con Charlene e Marco!

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